Il Tagliamento nasce presso il Passo della Mauria a 1195 m. Ha un regime torrentizio. Il suo corso nel primo tratto è molto incassato con una forte pendenza, per poi allargarsi progressivamente ad una larghezza media di 700 m. e assumendo la tipica conformazione a canali intrecciati. Nel tratto sanvitese il Tagliamento attraversa la fascia delle risorgive, cioè la transizione tra la ghiaia e gli elementi fini (sabbia e argilla). E' questo un tratto di transizione anche per la morfologia fluviale, che passa dalla conformazione a canali intrecciati a quella con letto meandriforme e portata costante. Fino a raggiungere il mare in cui la foce è costituita da un delta formatosi negli ultimi otto secoli dalle sabbie trasportate dal fiume.
Gli ambienti floristici tilaventini si possono oggi ritrovare solo negli spazi che intercorrono tra le arginature: i cosidetti gravons. Questo ambiente apparentemente uniforme, se osservato con attenzione, si rileva tutt'altro che povero di elementi. Esso rappresenta uno dei più chiari esempi di dinamismo vegetale ed è oggetto di intensi intrscambi di specie alpiche, mediterranee e illiriche; inoltre presenta una spiccata originalità di flora determinata dal forte contingente di specie endemiche. Sono presenti ben 18 specie di orchidee sulle 120 presenti in Italia. Ma sono moltissime le specie presenti anche di arbusti e piante di cui ne citiamo solo alcune come il Fiordaliso giallo, il Ramerino di fiume, la Violaciocca alpina, il salice rosso, il carpine nero, il tiglio,ecc.
Anche la fauna è molto ricca troviamo infatti l'Averla piccola, l'Upupa, il Pendolino, il Gheppio, la Volpe, il Tasso, il Topino e molti altri; nel fiume troviamo anche varie specie di pesci quali la trota marmorata, il temolo, il luccio ecc. Inoltre abbiamo avuto anche la presenza nell'inverno del 1984-85 di undici esemplari di cigno selvatico provenienti dalla Siberia.