Il comune di San Vito al Tagliamento si estende, per una superficie pari a poco più di seimila ettari, in piena fascia delle risorgive. E' questa una particolare fetta di territorio che potremmo dire di confine tra l'alta e la bassa pianura. Qui le acque meteoriche e fluviali assorbite in grande quantità dalle coltri ghiaiose delle prime, nel corso del loro cammino sotterraneo verso il mare, venendo a contatto con lo sbarramento impermeabile costituito dai terreni più fini, risalgono spontaneamente in superficie dando vita ai numerosi corsi d'acqua, detti per l'appunto di risorgiva, e, un tempo ormai, impaludando più o meno vaste porzioni di questo territorio. Queste aree palustri sono quasi completamente scomparse, ma ne rimane comunque il ricordo nella diffusione di toponimi come Pissarelle, Melmose, Mielme, Canedo.
A queste si aggiunge la presenza del fiume Tagliamento, il cui corso segna per quasi 10 Km il confine comunale verso est. L'ampio letto ghiaioso di questo fiume introduce aspetti quasi magredili.