Le finalità
La casa scout di Torrate viene data in uso primariamente per svolgere attività educative proposte dall’Agesci (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani), ma anche per altre iniziative educative e di natura formativa e socio-culturale in genere.
Nell’ambito della casa trovano ospitalità iniziative qualificanti come “L’università della Campagna”
Il sogno
La casa scout vuole essere un segno nella costruzione della “rete dei luoghi” nel territorio regionale, dove appare sempre più difficile reperire terreni e spazi per l’educazione dei nostri ragazzi.
La storia
Quell’annosa torre è l’unica superstite d’uno fra i più vecchi castelli del Friuli, già dimora di un’antica e nobile famiglia da la quale uscirono parecchi uomini illustri ne le lettere e ne le armi; i Signori di Sbrojavacca.
Questa torre, ne la quale s’entrava per una saracinesca, come si vede, era isolata dal corpo del castello, e serviva d’alloggio ai soldati e di prigione ai bestemmiatori, come ne fa fede una lapide di marmo ivi esistente tra le macerie.
L’antico castello trovavasi ad oriente e un po’ discosto da la vecchia torre, e attaccata al mastio esisteva un’altra torre de le dimensioni de l’attuale. Il castello aveva la forma pressochè d'un elisse ed era stato costruito con solidissimo muro, munito di baluardi, difeso da una larga fossa attraversata da un ponte levatoio e limitata da mura merlate. Sotto il castello c’era un sotterraneo che, forse, metteva capo ne la foresta vicina.
A oriente sorgeva un molino con siega (1200) nel posto ove trovasi l’attuale e, tutt’ingiro, un ricco giardino e alcune casupole, e, tra la torre isolata e il castello, la chiesa. Coi Signori di Sbrojavacca viveva pure un rettore medico e fisico. Vassalli del Patriarca d’Aquileia e de gli abati di Sesto, come risulti da un certo numero d’investiture (del Patriarca Bertrando: 29-4-1349 e quella del 28-10-1260 ecc.), i nobili di Sbrojavacca non furono però sempre obbedienti ai loro padroni.
Con l’andar de gli anni il castello ebbe molto a soffrire e mutò d’aspetto varie volte in seguito ai lavori di difesa e di riparazione voluti da le guerricciole continue combattute contro i nobili finitimi, e a le lotte sostenute da la Patria del Friuli contro i Caminesi e i da Romano e contro le invasioni e le scorrerie turchesche. Tra le prime è ancora ricordato l’incendio del castello operato nel 1511 da un manipolo di tedeschi assoldati da Leopoldo da Provolone acerrimo nemico de gli Sbrojavacca.
Tra incursioni barbariche è degna di nota quella turca, avvenuta verso la fine del secolo XV, per la leggenda che vi corre su l’origine del nome di quella famiglia comitale. Dopo un lungo assedio durante il quale d’ambo le parti si adoperarono in una lotta titanica tutte le insidie e gli inganni suggeriti da l’arte militare d’allora, il castello stava per capitolare per fame, quando uno Sbrojavacca lo salvò per mezzo d’un ingegnoso stratagemma. Sventrata l’unica vacca che ancora rimaneva agli assediati, la fece esporre al barbacane d’una de le torri per far vedere al nemico che l’abbondanza di provvigioni avrebbe permesso loro una resistenza lunga; di guisa che i Turchi, ingannati e stretti essi pure dalla fame, levarono l’assedio.
In omaggio a ciò, continua la leggenda, il castello e la villa presero il nome di Sventravacca, Brunavacca, Sbrojavacca e altri.
- Da Ruggero Zotti, “Sectilia” 1915 -
La casa dispone di:
- ampia cucina attrezzata di tutto: forno, frigo, 50 posti completi per il servizio in tavola
- 30 posti letto
- bagni esterni con docce
- porticato spazioso
- ampio prato per attività e fuoco serale
- chiesetta con messa domenicale
PER INFO E PRENOTAZIONI
www.basescouttorrate.org
COME ARRIVARE A TORRATE
- da San Vito al Tagliamento, si seguono le indicazioni per l’autostrada sino alla località Torrate
- da Villotta di Chions (anche uscita autostradale da Pordenone e Portogruaro), seguire le indicazioni per San Vito al Tagliamento
La Casa Scout si trova nelle vicinanze di un acquedotto, alle spalle del torrione medievale.