Lo scalpo

Il più classico dei nostri metodi di presa è lo scalpo. E' meglio adoperare dei fazzolettoni da gioco, poichè i fazzoletti di reparto costano cari ed è inutile rischiare di sciuparli: è meglio conservarli impeccabili per l'onore dell'uniforme. La presa allo scalpo è un gioco di astuzia collettiva, ma non bisogna confondere l'astuzia con la slealtà. Ricordate che è sleale sdraiarsi a terra per impedire all'avversario di scalparvi, trattenere con una mano il proprio scalpo o fissarlo in qualsiasi modo così che non si possa sfilare, è sleale abbracciare l'avversario stringendolo con le braccia attorno al corpo mentre un alleato gli toglie lo scalpo. Si può invece attaccare in più giocatori un solo avversario o scalparlo quando è a terra.

Si possono adottare delle varianti allo scalpo tradizionale che è dietro alla schiena alla cintura, mettendo lo scalpo attorno ad una gamba o ad un braccio con un nodo da boscaiolo semplice (vedi disegno)

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Gli scalpi rappresentano delle "vite"; colui che ne ha conquistati ai nemici deve distribuirli a quelli del proprio campo che non ne hanno, perchè possano ritornare in gioco. Nel caso che di una squadriglia sia rimasto in gioco un solo scout, questi può cedere la propria vita ad uno più forte della propria squadriglia, perchè giochi l'ultima probabilità di vittoria.

Non si può scalpare un avversario nel momento in cui sta mettendosi alla cintura il fazzoletto che gli è stato donato. Gli avversari devono attendere a due metri di distanza che egli abbia terminato l'operazione

Gli scalpi conquistati al nemico devono essere portati in modo visibile, annodati attorno al collo, al fine di evitare ogni errore. E' proibito impadronirsi di questi scalpi, anche se durante la lotta inavvertitamente cadono a terra.

E' evidente che tutte queste regole sono basate su tre principi fondamentali che regolano tutto lo scautismo e che debbono esser tenuti da tutti in massima considerazione:

ONORE LEALTA' CAVALLERIA

Ecco ora alcuni consigli importantissimi per il buon svolgimento del gioco: è bene che coloro che sono messi fuori combattimento si siedano per terra, raggruppati per squadriglia in un punto vicino al luogo di lotta. Ciò è utile perchè permette:

- di vedere chi è fuori combattimento;

- di avere questi sottomano per poter dar loro uno scalpo appena conquistato;

- di evitare imbrogli e di vedere chiaramente chi è in lotta e chi no.

Se poi si stabilisce che chi riceve una nuova vita la fissa alla cintura prima di rialzarsi, sarà chiaro per tutti che "ogni scout che si trova in piedi è un combattente".

Per ultimi due principi di tattica da non perdere mai di vista:

- chi combatte da solo finirà sempre per farsi prendere, qualunque sia la sua forza e la sua astuzia. Forse avrà fatto bella figura, ma non sarà servito alla sua Sq.;

- Una squadriglia che agisce unita, con i deboli inquadrati coi forti e la schiena protetta, e che manovra disciplinatamente agli ordini del Csq. è praticamente invincibile.

 

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