Abbiamo visto tanti modi per usare la bussola, abbiamo visto come trovare un punto sulla carta e come darne le coordinate, come seguire un percorso, ma la cosa più importante è sapere dove siamo. Certo se conosciamo il posto è molto facile, ma nel caso ci fossimo persi, come facciamo a capire dove siamo.
Non è facile, specie se siamo alle prime armi, ma qui vi spieghiamo alcuni metodi.
Innanzitutto il punto sul terreno dove si trova l'osservatore e il corrispondente sulla carta prendono il nome di punto di stazione (P.S.).
Ricordo solo che un punto è dato da un azimut e da una distanza. L'azimut non è un punto.
Metodo a vista
E' forse il più facile se sappiamo leggere bene la carta e se siamo in una zona con molti riferimenti, in mezzo ad un bosco può essere quasi inutile.
Consiste nel determinare il P.S. facendo riferimento a particolari circostanti e vicini sicuramente individuabili sulla carta topografica. Qui ad esempio abbiamo un incrocio, con una casa sulla sinistra, che riusciamo ad individuare anche sulla carta e noi ci siamo vicini, quindi sappiamo dove siamo.
Metodo della carta lucida
Su un foglio di carta lucida si prende un punto P a caso. Si tracciano gli allineamenti (o gli azimut) a tre punti noti sul terreno A,B,C. Si posiziona il foglio lucido sulla carta andando a far coincidere gli allineamenti con i tre punti noti, il punto P sarà il nostro P.S.
Questo metodo può essere fatto anche senza la bussola, come il precedente. Basta porre ad esempio uno spillo al centro del foglio e usarlo per traguardare ai tre punti e andando a tracciare una linea per ogni direzione. Tale metodo può essere usato anche in zone di anomalia magnetica.
Metodo degli azimut reciproci
Si individuano visivamente almeno due obiettivi la cui posizione sia identificabile sulla carta (campanile, cimitero, incrocio stradale, cima di un monte, ecc.). Se i punti sono tre è meglio, l'errore sarà minore, inoltre è bene che questi punti non siamo vicini tra loro e nemmeno a 180°, in quel caso sapremo solo che ci troviamo tra questi due, se sono due punti meglio che l'angolo formato rispetto a noi sia di 90°, basta usare le nostre braccia per verificarlo. Se prendiamo tre punti l'ideale sarebbe che questi si trovino a 120° l'uno dall'altro.
Puntando la bussola nella direzione degli obiettivi, se ne rileva l'azimut (che ormai dovremmo saper fare), e lo annotiamo su un pezzo di carta.
Si calcola l'azimut reciproco, che dovreste saper fare. (lezione 14)
Si tracciano questi azimut nella carta come abbiamo visto in precedenza, in modo che si incrocino.
Ad esempio dal punto sulla carta della chiesa tracciamo il nostro azimut reciproco, come se fosse il nostro azimut che abbiamo visto come riportare sulla carta. Con la bussola trasparente non serve nemmeno calcolare il reciproco, basta solo prolungare la retta che parte dal punto rilevato.
Generalmente si formerà un triangolo, in cui si trova il nostro P.S. più è piccoli più siamo stati precisi ed il nostro punto sarà maggiormente definito.
Metodo delle coordinate polari
Si sceglie sul terreno un punto caratteristico riportato sulla carta. Si misura l'azimut magnetico rispetto al punto di stazione e si misura la distanza naturale.
Si calcola l'azimut reciproco e si riporta sulla carta dal punto di riferimento, così come la distanza sulla semiretta disegnata, ottenendo così il punto di stazione.