Quando si parla di azimut molti pensano che questa parola significhi "direzione", ma questo è inesatto perché l'azimut non è una direzione ma un angolo.
L'azimut di un certo oggetto (ad esempio una albero) rispetto a te, è l'angolo formato dalla direzione del Nord e dalla direzione nella quale tu vedi l'albero.
In altre parole l'azimut dell'albero è l'angolo, del quale tu sei il vertice, formato fra la linea della direzione Nord e la linea che va da te all'albero.
L'azimut si misura in gradi (in senso orario).
Azimut 0° vuol dire che l'oggetto si trova esattamente a Nord rispetto a te, azimut 90° che a te si trova ad Est, azimut 180° che si trova a Sud e così via.
Misurazione di un azimut
Chiarito quindi, che uno dei due lati di un azimut è sempre la direzione Nord, vediamo come usare la bussola per determinare il valore di un azimut.
Esistono vari tipi di bussola e quindi vari modi per farlo, qui spieghiamo un metodo, infatti con alcune la misurazione è diretta.
Portare la bussola all'altezza degli occhi e, con l'aiuto del mirino, punta l'oggetto del quale vuoi misurare l'azimut. Fatto ciò ruota il cerchio graduato fino a far coincidere lo zero (0°) o la N con il Nord dell'ago della bussola.
A questo punto leggi il valore dell'azimut sul cerchio graduato in corrispondenza del mirino. Per eseguire questa operazione senza perdere il puntamento dell'oggetto, devi servirti dello specchio, mettendolo in modo da vedere il cerchio graduato mentre traguardi nel mirino e ruoti il cerchio graduato.
Descritte così, tutte queste operazioni ti possono sembrare complesse.
Prendi la bussola e prova a misurare un azimut, seguendo le istruzioni.
La prima volta incontrerai qualche difficoltà, poi, con la pratica, ti accorgerai invece che è abbastanza semplice. Occorre però essere molto precisi. Abituati a utilizzare spesso la bussola in modo da essere in grado di svolgere tutte le operazioni senza esitazioni.
Azimut sulla carta topografica
Per misurare l'azimut sulla carta topografica occorre il goniometro. Se vuoi misurare l'azimut di un oggetto da un certo punto, prendi una matita sottile e traccia una linea leggera fra il punto e l'oggetto del quale vuoi misurare l'azimut. Poi, sempre con la matita, traccia la direzione del Nord passante per il punto. Quindi, con un goniometro, misura l'angolo formato dalle due linee: questo angolo è l'azimut cercato.
Relazioni fra azimut geografico, magnetico e rete
La misurazione degli azimut sulla carta viene effettuata in riferimento ai meridiani geografici o rete. Sul campo la bussola ci fornisce un azimut magnetico. Vediamo che tutti questi azimut sono tutti diversi tranne in alcuni rari casi.
Doppiamo perciò stabilire che rapporto esiste fra questi tre tipi per poter passare dall'uno all'altro senza errori.
La differenza tra il Nord geografico e il Nord rete (quello usato per il reticolo chilometrico) è un valore fisso, che viene riportato sullo specchietto della declinazione magnetica, questo angolo si chiama Convergenza Rete e si indica con gamma γ.
L'azimut geografico si calcola aggiungendo questo valore all'azimut rete, se il Nord rete è ad est del Nord geografico o lo si sottrae in caso contrario.
La differenza tra il Nord geografico e il Nord magnetico si definisce Declinazione Magnetica di cui abbiamo parlato ampiamente, esso viene indicato con delta δ.
L'azimut geografico si calcola aggiungendo questo valore all'azimut magnetico, se il Nord magnetico è ad est del Nord geografico o lo si sottrae in caso contrario.
La differenza tra il Nord magnetico e il Nord rete si chiama Variazione Magnetica e si indica con V.
Se questi sono entrambi ad est o ad ovest del Nord geografico la V è uguale alla differenza di delta e gamma se sono su lati opposti si sommano. La variazione magnetica si dice positiva se il Nord rete è a Ovest del Nord magnetico o negativa nel caso opposto.
Se ad esempio abbiamo una V positiva e abbiamo rilevato un azimut con la bussola, basta aggiungere a quest'ultimo la V per poter riportare il valore sul reticolo della carta.
Con un po' di esercizio imparerete a districarvi tra tutti questi valori, basta farci un po' l'occhio e capire bene a cosa servono. Magari per piccoli percorsi queste variazioni sono quasi ininfluenti, ma per lunghe distanze o gare di precisione sono rilevanti. Nel caso la V sia pari o inferiore a 1° si può trascurare.
Utile è farsi uno schemino per capire come sono disposti i vari Nord, magari a matita potete correggere quello sulla carta, così da non doverlo rifare ogni volta.
Vedendo la cartina della lezione precedente abbiamo che γ = 1°47' mentre abbiamo calcolato il valore di δ = 3°04'30".
Come abbiamo detto γ non varia la sua posizione, perciò si trova ad Ovest rispetto al Nord geografico, mentre abbiamo visto che δ è passato da Ovest ad Est rispetto al Nord geografico, perciò la V = δ - γ = 3°04'30" - (- 1°47') = 3° 51' 30" praticamente 4° visto che sia la bussola che il nostro goniometro non hanno una scala più precisa di 1° abbiamo messo γ negativo perchè si trova ad Ovest del nord geografico. Vediamo che in questo caso la Variazione magnetica è positiva. Dopo un chilometro una differenza di 4° corrisponde a quasi 120m.
Azimut reciproco
L'azimut reciproco è l'azimut del tuo punto di partenza rilevato dalla posizione in cui sei giunto.
Se α è l'azimut con cui vedo B dal punto A, l'azimut reciproco è l'azimut con cui vedo A da B, cioè β.
L'azimut reciproco si ottiene aggiungendo o togliendo 180° da quello di andata, a seconda che sia minore o maggiore di 180°
Ad esempio, se stai seguendo un azimut di 60°, l'azimut reciproco sarà 60° + 180° = 240°.
L'azimut reciproco ti sarà utile per controllare la tua direzione mentre sei in cammino, oppure quando sarai giunto al punto di arrivo del tuo azimut.
Potrai servirti anche per tornare al punto di partenza.