Adesso che conosciamo la grafia della carta, possiamo iniziare a conoscere le distanze e i dislivelli. Certamente su un foglio di carta, che è piano, possiamo sapere quanto è alto un punto.
Per il momento facciamo finta che la terra sia piana.
Vediamo che le distanze sulla cartina sono riportate in scala chiameremo questa distanza grafica e la indicheremo con l. La scala ci indica quante volte è più grande nella realtà una distanza misurata sulla carta, ad esempio la nostra cartina 1:25.000 vuol dire che il nostro foglio nella realtà rappresenta uno spazio 25.000 volte più grande, per cui un millimetro sulla carta corrisponde a 25000mm, ovvero 25m sul terreno.
Perciò la distanza sul terreno che indicheremo con L si calcolerà in questo modo:
L=l x s dove s è la scala. L però è la distanza planimetrica ovvero la distanza reale proiettata su di un piano, guarda il disegno che segue.
D è la distanza reale in linea retta tra i punti A e B, il percorso però è in salita, quindi proiettato sul piano la distanza è più corta perchè non tiene conto del dislivello, perciò la distanza L proiettata sul piano sarà più corta, maggiore è la pendenza, maggiore è la differenza.
Le due coincidono solo quando siamo in piano.
Se ad esempio vogliamo conoscere la distanza grafica o planimetrica tra due punti sulla carta, prendiamo un righello e misuriamola. Ad esempio 8,3cm.
La distanza reale sarà L=83x25=2075m
Esercitatevi usando una cartina e scegliendo dei punti a caso.
Quella che abbiamo appena visto si chiama scala numerica, ma sulle carte è rappresentata anche la scala grafica.
A destra dello zero vengono riportate le unità grafiche, mentre su quello destro delle suddivisioni di questa.
Questa scala puo essere usata riportando le distanze con un compasso o con una striscia di carta in cui avrete riportato la distanza tra i due punti.
In questi esempi abbiamo sempre visto distanze in linea retta, che immagino ormai sappiate trovare con facilità.
Percorsi curvilinei
Ma generalmente i percorsi che ci troveremo a fare non sono mai rettilinei, immaginate ad esempio un sentiero.
Il procedimento è molto simile, bisogna suddividere il percorso in tanti tratti quasi rettilinei e poi bisogna sommare le distanze dei vari tratti.
Un altro sistema è quello di usare un filo, adagiandolo lungo tutto il percorso e poi tramite la scala o un righello si ottiene la lunghezza corrispondente.
Esiste anche un sistema meccanico per il calcolo delle distanze, il curvimetro. Una specie di penna con una rotellina sulla punta che viene fatta correre sul percorso e che ci da direttamente la misura.