Le carte sono riferite al Nord geografico, mentre l'ago della bussola segna il Nord magnetico.
Questi due Nord non coincidono, infatti mentre in Nord geografico è situato al Polo Nord, il Nord magnetico si trova all'isola Bathurst, nell'Arcipelogo Artico canadese a una distanza di circa 2.200 km dal Polo Nord. Inoltre annualmente il Nord magnetico cambia posizione.
L'ago della bussola non punta al Nord geografico, ma è leggermente spostato verso occidente di alcuni gradi. Molte bussole hanno sul cerchio graduato un piccolo segno colorato: è l'indicazione approssimata del Nord magnetico. Utilizzando la bussola, devi far coincidere l'ago con questo punto e non con il Nord.
Altre invece hanno la possibilità, tramite una vite di regolare la declinazione magnetica.
L'angolo formato dalla direzione del Nord magnetico e da quella del Nord geografico si chiama declinazione magnetica. Dato che il Nord magnetico cambia posizione, anche la declinazione magnetica varia. Il suo valore e quelli delle sue variazioni annuali sono riportati sulle carte
topografiche.
In Italia la declinazione magnetica assume valori piuttosto bassi e, per piccole distanze (1 o 2 km), l'errore che si commette trascurandola è generalmente accettabile (qualche decina di metri).
Per distanze maggiori, o se devi effettuare una misurazione molto precisa, devi tenere conto della declinazione magnetica.
Il valore della declinazione magnetica è riportato sul margine destro delle carte topografiche dell'I.G.M., insieme alla data in cui è stata rilevata.
Calcolo della declinazione
Calcola quanti anni sono trascorsi dalla data della carta fino ad oggi.
Moltiplica gli anni per 7' (la declinazione magnetica diminuisce ogni anno di 7').
Il risultato della moltiplicazione è il valore ad oggi della declinazione magnetica della tua carta. Per avere l'orientamento corretto devi sottrarre a 360° la declinazione magnetica: questa sarà la direzione del Nord.
La declinazione magnetica può essere occidentale ed orientale quando lago magnetico devia verso ovest o verso est rispetto alla direzione del meridiano che ci interessa: essa dipende dal fatto che i poli magnetici non coincidono con i poli geografici ma distano moltissimo da questi.
La declinazione magnetica è sempre annotata nelle carte IGM e quelle militari europee: sulle nostre carte IGM (vedi figura sotto) sono inoltre indicati l'anno di osservazione del fenomeno e l'aumento (o diminuzione) annuale: il tutto è contenuto in un apposito rettangolo, nel quale si trova anche un grafico che illustra le zone di anomalia magnetica eventualmente presenti nell'area rappresentata. Qualora si dovesse operare in località dell'europa settentrionale sarà opportuno tenere il problema nella dovuta considerazione
Nella cartina sopra dal 1959 ad oggi sono passati 47 anni, quindi 6'30"x47 anni ci dice che la declinazione è diminuita di 5°05'30" perciò 2°01' - 5°05'30"= -3°04'30" questo significa che oggi la declinazione è passata da Ovest ad Est.
Si dice infatti declinazione ovest quando il nord magnetico è a sinistra rispetto al nord geografico e viene considerata negativa, mentre si dice declinazione est quando è a destra come nel nostro caso e viene considerata positiva.
Questa variazione ci serve anche per orientare la cartina con lo strumento visto nella lezione3, come quello riportato nella figura sopra a destra.
Quando parleremo dell'azimut, nella prossima lezione vedremo anche queste differenze e come tener conto di questa variazione annuale.